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Passaggio di proprietà di auto e moto: cosa serve e come funziona

13/03/2024
Volete acquistare un'auto usata e vi state chiedendo come agire per il passaggio di proprietà? Nessun problema: ve lo spiega Younicar in questo articolo.
Passaggio di proprietà di auto e moto: cosa serve e come funziona

Quando parliamo di “passaggio di proprietà” ci riferiamo a quel processo legale e amministrativo che regola il trasferimento non solo del possesso, ma anche delle responsabilità relativo a un veicolo - sia esso un’automobile o una moto - da un proprietario all'altro. Si tratta di un procedimento semplice ma le implicazioni pratiche e finanziarie che comporta sono molto importanti per tutti coloro che si trovano coinvolti nel processo.

Nelle righe a venire la nostra esperienza vi permetterà di esplorare nel dettaglio tutti gli aspetti di questo processo, delineandone ruolo, funzioni e modalità operative: chiariremo tutti i requisiti e le procedure necessarie per effettuare con successo il “passaggio di proprietà” di un veicolo, fornendovi una guida il più possibile semplice ma allo stesso tempo completa. Il team di Younicar vi augura buona lettura!

Come funziona il passaggio di proprietà per auto

Partiamo dall’inizio: ciò che definiamo come “passaggio di proprietà” inizia nel momento in cui l’attuale proprietario di un veicolo decide di venderlo. Il primo passo consisterà ovviamente nel concordare un prezzo con il potenziale acquirente, compilando un contratto di vendita: qui dovranno essere incluse tutte le informazioni sul veicolo, partendo dal numero di telaio e passando per la marca, il modello e l'anno di produzione. Individuato il futuro proprietario, andranno inseriti i dati personali di entrambe le parti (venditore e acquirente).

Una volta conclusa questa prima fase sarà necessario procedere con il percorso seguendo l’iter amministrativo: venditore e acquirente dovranno recarsi assieme presso gli uffici della Motorizzazione Civile o di qualsiasi altra autorità abilitata (sia essa un’agenzia di pratiche auto o una delegazione ACI) per sbrigare le questioni burocratiche. Entrambi dovranno avere con sé tutti i documenti necessari, ovvero il certificato di proprietà dell'auto, la carta di circolazione, il certificato di conformità e i documenti di identità di entrambi.

Presso questo ufficio, le due parti saranno tenute a compilare l’apposito modulo per la richiesta del passaggio di proprietà: qui, come abbiamo specificato in apertura, il venditore dovrà riportare tutti i dati dell’auto; il nuovo proprietario dovrà invece dichiarare di averla ufficialmente acquistata. A moduli consegnati sarà il momento di saldare tutti i costi e le tariffe amministrative del caso: si tratta di cifre che variano in base a diversi fattori e avremo modo di essere specifici più avanti, in questo stesso articolo.

Come funziona il passaggio di proprietà per moto

Abbiamo finora parlato solo del passaggio di proprietà in relazione ai veicoli a quattro ruote. Ma cosa cambia se a cambiare proprietario è una motocicletta? Ebbene, il processo è del tutto simile a quello che abbiamo appena finito di descrivere: le uniche piccole differenze sono relative alle tariffe da pagare, che in alcuni casi possono essere più alte per via della maggiore potenza del motore. Il resto del procedimento è del tutto uguale e ha l’unico scopo di garantire la regolarità legale nel trasferimento di un mezzo fra i due proprietari.

Passaggio di proprietà per auto di defunto

Se avete letto fin qua avrete capito che - per quanto importante dal punto di vista legale e amministrativo - il processo del passaggio di proprietà di un’automobile è relativamente semplice… ma come ci si deve comportare nell’infausto caso che il proprietario di un’auto risulti deceduto? Lo sappiamo: è un’eventualità triste e decisamente macabra, ma ciò non impedisce a molti italiani di ritrovarsi a fare i conti proprio con realtà del genere. Andiamo a scoprire come si deve agire…

Il primo passo da effettuare per il passaggio di proprietà dell’auto di una persona defunta consiste nell’ottenere una copia del certificato di morte del proprietario; vanno poi verificate le ultime volontà dello stesso e - nel caso non vi sia alcun riferimento al suo veicolo - sincerarsi della successione ereditaria dei suoi averi dal punto di vista legale. È pertanto fondamentale procurarsi l’eventuale certificato di eredità o l’atto notarile che confermi l’autorità dell’esecutore testamentario (o di chi ne amministra l’eredità).

Il resto dell’iter, compreso il pagamento delle tariffe amministrative, rimane il medesimo e le uniche variabili restano il valore del veicolo in sé e la regione in cui si effettua il passaggio di proprietà. Completata la procedura ed effettuati tutti i pagamenti del caso, l’ufficio della Motorizzazione Civile - o l’ente autorizzato - provvederà a emettere un nuovo certificato intestato al nuovo proprietario (che in questo caso definiremo “erede”): insomma, nonostante qualche passaggio in più la prassi rimane molto simile.

Quanto costa e chi paga il passaggio di proprietà auto 

Come abbiamo già detto, i costi di un passaggio di proprietà di un’auto dipendono da diversi fattori: il valore del veicolo in sé, la regione in cui esso viene effettuato e quant’altro; vi sono tuttavia dei costi fissi, come i 64 euro di imposte, i 27 euro di emolumenti per l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e i 10,20 euro di diritti Motorizzazione. Vi è poi l’imposta provinciale di trascrizione, il cui importo dipende dalla potenza del motore dell’auto.

A ciò si aggiunge la tariffa della prestazione professionale, ovvero la retribuzione da corrispondere a chi si occupa di sbrigare la pratica: essa varia in base alle zone e all’ente che se ne occupa, ma possiamo comunque stimarlo in una media compresa fra i 70 e i 120 euro. Se dovessimo indicare una fascia di prezzo media per l’intera procedura a livello nazionale, potremmo azzardare una cifra compresa fra i 250 e i 500 euro.

Ciò che in molti si staranno chiedendo ora sarà forse più venale, ma è totalmente comprensibile… ovvero: chi si dovrebbe occupare di sostenere tutte queste spese al momento del passaggio di proprietà? In genere il venditore si occupa di saldare le imposte dovute fino alla data dell’avvenuto passaggio; il compratore, invece, dovrà sostenere tutte le spese a partire dalla data in questione.

Agenzia per passaggio di proprietà auto

Come ultimo argomento ci teniamo a sottolineare quali sono, nel nostro paese, gli enti preposti a svolgere il passaggio di proprietà di un veicolo, sia esso un’automobile o una moto: essi sono la Motorizzazione Civile e il Pubblico Registro Automobilistico, ovvero i due uffici pubblici che gestiscono la circolazione e l’aspetto amministrativo dei veicoli in Italia. Ma un venditore e un'acquirente possono anche concordare per agire privatamente…

In tal caso si dovranno rivolgere a un’agenzia di pratiche auto specializzata, che provvederà a raccogliere i documenti necessari e ad occuparsi di tutte le procedure burocratiche previo il pagamento del servizio. Per semplificare il processo è inoltre disponibile lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA), un potente strumento che il governo ha messo a disposizione dei cittadini proprio per semplificare lo svolgersi di pratiche come questa.

Giunti a questo punto, avete un’infarinatura sufficiente per lanciarvi sul mercato alla ricerca di un’occasione: sul sito di Younicar ne trovate a volontà… dunque cos’altro aggiungere? Buona ricerca e buona fortuna a tutti gli automobilisti alla ricerca!


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