Ho QUATTRO modelli da consigliare
Ho QUATTRO modelli da consigliare, molto diversi fra loro quindi per diverse esigenze, certamente occasioni da non perdere.● Dacia Jogger 1.0 Extreme
● Jeep Wrangler 2.0 PHEV Sahara
● Toyota Aygo
● Opel Corsa e- Elegance
Dacia Jogger 1.0 Extreme
La Dacia, è noto, si è costruita in questi anni una solida reputazione di affidabilità e mai il detto poca spesa tanta resa è sembrato più consono a un marchio di automobili. E anche dal punto di vista marketing il lavoro dietro il lancio di un modello è degno delle case più aggressive e moderne. Prendete il nome. Jogger è un nome che strizza l’occhio alle generazione Anta che non si vogliono lasciare andare, Extreme è un chiaro messaggio di propositi sportivi Di vetture come la Jogger non ce ne sono molte e a GPL c’è solo lei.Numerosi i dettagli che strizzano l’occhio all’off road garantito dai SUV, grandioso lo spazio bagagliaio e non solo a disposizione, grazie anche alla piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, quella della Sandero Stepway, piattaforma allungata che permette un maggiore spazio. Si noti la Y shape dei fari anteriori e i LED verticali dei gruppi ottici posteriori, che rendono la linea a mio parere molto bella. La presenza del GPL, poi, rende il rifornimento ancora piuttosto conveniente, per un motore brillante e un’estetica più riuscita che in passato, con dettagli che guardano al mondo off road anche per uscire dall’asfalto su terreni un po’ scoscesi.
Sul nostro sito trovate un usato da prendere assolutamente per chi ha in mente viaggi anche lunghi con mete sportive per portarsi dietro tavola da surf, bicicletta, materiale da arrampicata, mute e pinne, insomma, attrezzature da sport seri. La plancia nella versione top di gamma Extreme ha dei rivestimenti in tessuto tecnico, che ricorda appunto l’abbigliamento outdoor tecnico, e in generale è buona la qualità della vettura, e si apprezzano i numerosi vani portaoggetti per un totale di 23 litri che si aggiungono a quelli del bagagliaio e permettono ordine e pulizia.
Sulla versione 7 posti sono presenti 52, dicasi 52, configurazioni dei sedili, massima versatilità, la Dacia Jogger GPL è un’auto indubbiamente nata per viaggiare, con doppio serbatoio diviso in 40 litri per il GPL e 50 per la benzina, per un’autonomia totale dichiarata di 1.000 km con un pieno. Peraltro, lo switch da benzina a GPL si attua con un semplice pulsante di fianco al volante, e non ci si accorge della differenza, il che è sinonimo di buona progettazione.
Distanza da terra di 20 cm, passo di 2,09 metri, carrozzeria rialzata di 40 mm nella zona posteriore, la capacità del bagaglio di 180 litri con 7 passeggeri, mentre in configurazione 5 posti si possono avere 708 litri utili e fino ad arrivare ai 1.819 litri abbattendo anche le sedute centrali. Piacevolmente sorprendente la plancia, con un display da 8 pollici che può essere accoppiato allo smartphone in modalità wireless, sistema d’infotainment compatibile con i sistemi operativi Android ed iOS, supporto per il telefono con una porta USB per la carica del telefono stesso.
Jeep Wrangler 2.0 PHEV Sahara
Alziamo la posta e proponiamo invece una vera e propria chicca di tecnologia moderna applicata al off road: Jeep Wrangler 2.0 PHEV Sahara Un nome cult in versione ibrida plug-in, una modalità che solo 20 anni fa probabilmente neppure un regista di film di fantascienza avrebbe previsto. E invece 380 CV e 637 Nm combinati, con un’immutata efficace trazione integrale che consente di inserire le marce ridotte anche quando ci si muove in elettrico, che personalmente ritengo appunto fantascienza. Infatti un’unità a corrente da 145 CV prende il posto del convertitore di coppia nel cambio automatico a otto marce, mentre una seconda più piccola, da 63 CV, va a sostituire alternatore e motorino d’avviamento, così da recuperare energia in rilascio e aiutare il quattro cilindri in accelerazione. Davvero un prodigio progettuale. Con tutti questi cavalli le prestazioni della Jeep Wrangler sono molto elevate, è una “vera” fuoristrada e quindi non adattissima alla guida su autostrade e grandi statali, al al primo posto la capacità di muoversi sui fondi più difficili, gli spazi di frenata non sono contenuti.La ricarica completa della batteria da 17,3 kWh, posta sotto il divano, avviene in meno di tre ore usando una colonnina pubblica o una wallbox da 7,4 kW mentre dalla presa di casa ne servono poco meno di 9, con un software che permette di programmare dal cellulare o dal display di bordo l’ora d’inizio e di fine dell’operazione. Riuscirete a percorrere 50 km in elettrico in città, mai sentendo buche e rotaie… inarrestabile in off road, chiaramente, specie a batteria carica i motori spingono forte, sia in ripresa sia in accelerazione. e tanto per essere chiari, fa cose che le normali suv si sognano.
Nei nuovi modelli non c’è più la rumorosità di un tempo, quella che a 100 km/h vi faceva sentire come sotto il palco dei Metallica dei Ramstein. Beh, magari vi poteva anche piacere! Scherzi a parte, la rumorosità dei nuovi modelli è davvero accettabile, chiaramente il consumo, visto l'aerodinamica rimasta uguale, è molto più alto di quello di una citycar.
TOYOTA AYGO
Torniamo in città e passiamo alla TOYOTA AYGO, citycar dai consumi irrisori, davvero bella in estetica, con un affidabilità certificata da un decennio di storico del modello e con interni, plancia compresa, in linea con le citycar più dotate, schermo da 7 pollici incluso. Sterzo leggero, buona visibilità, maneggevolezza e sospensioni morbide. Niente da aspettarsi in accelerazione e ripresa, forse neppure Gilles Villeneuve di cui vi racconto in altro podcast avrebbe potuto fare miracoli con quest’auto, però anche in autostrada si viaggia comodi, anche se piano.L’allestimento base comprende sempre autoradio, climatizzatore, airbag laterali, airbag testa, bluetooth, sedile guida regolabile in altezza, vetri elettrici anteriori, retrovisori elettrici. Sinceramente la trovo bellissima come citycar.
OPEL Corsa e- Elegance
Infine, un grande modello elettrico, OPEL Corsa e- Elegance Come forse sapete, nel 2022 questo modello ha compiuto 40 anni, fu una rivoluzione all’epoca per il coefficiente aerodinamico eccezionalmente basso (0,36), un record per la propria classe, e questo modello elettrico a batteria ha vinto il “Volante d’Oro 2020” e rappresenta circa un quarto di tutte le vendite di Opel Corsa. Interni identici ai modelli benzina e diesel, quindi davvero pollice su, come nome e storia del modello impongono: comoda, agile e scattante.Una vera innovazione di questo modello elettrico sono stati i fari anteriori attivi IntelliLux LED® matrix che non abbagliano gli altri guidatori e che Opel ha portato per la prima volta nel segmento delle piccole. La vettura monta inoltre numerosi sistemi di assistenza alla guida all’avanguardia, come l’Allerta incidente con Frenata automatica di emergenza e Riconoscimento pedoni e il Cruise Control attivo basato su radar, che rendono la guida più sicura e rilassata.
Lunga 4,06 metri, Opel Corsa ha cinque comodi posti e conserva una maneggevolezza esemplare, una chiara disposizione dei comandi e la massima praticità. La linea del tetto ricorda quella di una coupé ed è più bassa di 48 millimetri rispetto alla versione precedente, senza però alcuna riduzione dell’altezza interna. Questo dettaglio progettuale e la posizione di seduta del guidatore più bassa di 28 millimetri ha creato l’abbassamento del baricentro e favorisce maneggevolezza e prestazioni di guida Cerchi in lega con pneumatico 195/55 R16, modalità guida SPORT selezionabile sono due caratteristiche che legittimano il nome, ma voglio andare più nel dettaglio.
La potenza accettata in fase di ricarica è ben 100 kW dalle sempre più diffuse colonnine rapide a corrente continua, in mezz’ora si riempie la batteria all’80%. E questa Potenza accettare in ricarica per un modello del genere è tanta roba, come dicono i giovani. Notevole l’app gratuita MyOpel per cellulare, che consente di conoscere la posizione della vettura quando è parcheggiata, e fatemi dire che questo mi piace molto, poi gestire gli interventi in officina e azionare serrature, vetri, luci e clacson. Si può controllare lo stato della batteria e gestire a distanza la ricarica della batteria e il climatizzatore, e questa è una chicca da votare 10 su 10: trovare l’abitacolo alla “giusta temperatura” prima di partire, con queste estati l’optional più apprezzabile del pianeta! Bene le sospensioni e l’insonorizzazione, bene anche lo sterzo, mai faticoso da girare, e l’agilità fra le curve, benissimo come detto la Potenza accettata in ricarica.
Mentre vi dobbiamo dare un avvertimento sull’autonomia in autostrada: accettabile fino a 110 km/h, ma a 130 km/h si fa poca strada. Tanto per essere chiari, a 130 all’ora un Milano-Torino, Milano-Genova o Bologna-Rimini sono difficili da concludere. Però tratti di autostrada più corti, diciamo da bretella, e tipici di moltissime situazioni metropolitane italiane, per esempio Bologna, Firenze e decine di città della dorsale appenninica o tutte quelle città del Nord Italia addossate alle prealpi, sono assolutamente gestibili e coerenti con un utilizzo vincente appena fuori dal tratto autostradale. Con appunto il vantaggio in città di non sentire le famigerate buche italiane…
