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I grandi piloti della Formula 1 - Pt. 1

15/04/2024
E vai, fatemi prendere dall’entusiasmo, ecco un podcast dedicato alle leggende. Utilità alla vostra vita? Ve lo dico io, Davide Camicioli: senza miti e leggende la vita ha meno senso.  E apriamo la lista con MIKA HAKKINEN.
I grandi piloti della Formula 1 - Pt. 1

E vai, fatemi prendere dall’entusiasmo, ecco un podcast dedicato alle leggende. Utilità alla vostra vita? Ve lo dico io, Davide Camicioli: senza miti e leggende la vita ha meno senso.  

E apriamo la lista con MIKA HAKKINEN Nessun paese al mondo ha prodotto più campioni di Formula 1 della Finlandia, ed è doveroso mettere nella nostra personale classifica il migliore, ovvero Mika Hakkinen. che ha vinto due dei quattro titoli vinti dalla nazione baltica. (POSSIAMO FARE UN BREVE ACCENNO ANCHE A KIMI RAIKKONEN SOLO perché HA VINTO L’ULTIMO MONDIALE FERRARI)  
Ha dominato con la McLaren alla fine degli anni '90, conquistando il titolo nel 1998 e nel 1999.   Hakkinen prese il soprannome di "il finlandese volante" e aveva uno stile di guida unico che lo rendeva perfetto a condizioni scivolose, anche ad alte temperature, derivante dal metodo unico finlandese di insegnare alle persone a guidare.   Michael Schumacher ha ammesso che Hakkinen è stato il suo avversario più duro e il finlandese c ha lasciato lo sport nel 2001.  
SEBASTIAN VETTEL
Vettel forse non ottiene il merito che merita a causa del fatto che la sua carriera in F1 si è conclusa in relativa mediocrità alla fine del 2022.   Tuttavia, per quattro anni alla Red Bull, è stato praticamente intoccabile, in particolare nel 2011 e nel 2013, quando ha vinto il titolo con diverse gare d’anticipo. Il tedesco – ex protetto di Schumacher – è stato un ottimo pilota da prove e ha spesso dominato le gare in cui partiva dalla pole.   Il passaggio alla Ferrari non ha fruttato ulteriori successi, e questo è indubbiamente ciò che lo rende discutibile, ma il tedesco è sicuramente un grande di questo sport.  

ALONSO
Ci voleva per forza un pilota speciale per far cadere Michael Schumacher dopo cinque titoli consecutivi con la Ferrari, e Alonso lo ha dimostrato esattamente con la sua Renault nel 2005 e nel 2006.   Lo spagnolo è stato un prodigio della guida e aveva già mostrato molte abilità, guidando molto bene per la Minardi notoriamente lenta nel 2001.  
Passato alla Renault nel 2003, due anni dopo la casa francese era già sul gradino più alto del podio.   Un misto di incoscienza e pessime decisioni di carriera – in particolare unirsi alla McLaren nel 2007 per correre al fianco del debuttante Lewis Hamilton – ha fatto sì che non ottenesse mai un'altra vittoria finale. Alcuni anni con un’inguidabile Mc Laren ne hanno oscurato quella che si pensò essere la sua fine carriera. Passato, con enorme successo, ad altre formule, Alonso è tornato in età davvero avanzata in Formula 1, e in maniera assolutamente altezzosa, come da par suo, e talentuosa.   Storiche furono le sue rimonte con la Ferrari, finendo secondo sia nel 2010 che nel 2012, a soli tre punti da Vettel in quest'ultimo anno e per una scellerata decisione strategica all’ultima gara da parte del suo box.    

SIR JACKIE STEWART
Lo scozzese Stewart vinse tre titoli mondiali negli anni '70 e lo fece guidando per due squadre diverse.  
Vinse il campionato del 1969 con la Matra prima di passare alla Tyrrell dove ottenne grandi successi nel 1971 e nel 1973. "The Flying Scot" era un pilota di grande talento riuscendo a vincere un totale di 27 gare in 99 partenze, in anni in cui la formula 1 era decisamente pericolosa con un morto a stagione.  
Il suo più grande contributo è stato tuttavia la sicurezza del conducente. Stewart si è impegnato a rendere lo sport più sicuro ed è stato determinante nell'aggiunta di barriere e di equipaggi medici da essere presenti sulle piste, nonché di cinture di sicurezza e caschi frontali integrali.  

NIKI LAUDA
La rivalità di Lauda con il fiammeggiante inglese James Hunt è probabilmente l’elemento più significativo della carriera dell’austriaco, tanto da arrivare sul grande schermo nel 2013 dopo l’uscita di “Rush”.  
Sebbene il focus di quel film fosse più su Hunt, fu Lauda ad avere più successo dei due, vincendo tre titoli nell'arco di nove anni.  
È il coraggio di Lauda che lo rende eccezionale dal punto di vista storico, dopo l’incidente del 1976 al Nurburgring che quasi gli costò la vita.  
L'austriaco riportò gravi ustioni e perse gran parte dell'orecchio destro, ma riuscì a ritrovare la forma fisica e vinse il campionato del 1977 con la Ferrari.  
Sette anni dopo, dopo essersi ritirato una volta, vinse un altro titolo con la McLaren. Assolutamente un gigante.

ALAIN PROST
Il francese Prost era un corridore fluido per eccellenza, oltre ad essere un personaggio studioso della meccanica della macchina: durante la sua carriera si è guadagnato il soprannome di "il Professore".  
Prost è uno dei soli cinque uomini ad aver vinto almeno quattro titoli mondiali di F1 ed è riuscito a farlo sullo sfondo della rivalità più famosa di sempre di questo sport tra lui e Ayrton Senna. I due hanno avuto i loro momenti controversi, in particolare ai Gran Premi del Giappone del 1989 e del 1990, quando i due si sono assicurati un titolo ciascuno a seguito di collisioni praticamente volontarie.  
Prost era un maestro al volante e concluse la sua carriera alla grande nel 1993. Tornò dopo un anno sabbatico per unirsi alla Williams e arrivò rapidamente al quarto titolo.

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