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Le auto storiche da non perdere: ACI Storico stila la nuova Lista di Salvaguardia

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Signori, ogni Passione, ogni categoria, deve avere anche del romanticismo, se no che Passione è? E il mondo motori, sia a 4 che 2 ruote, vive di Passioni, vive di memoria. A gennaio 2023 è stata pubblicata la Lista di Salvaguardia di ACI Storico in cui sono riportati modelli di auto con anzianità tra i 20 e i 29 anni che hanno caratteristiche di reale valore storico.

Un elenco come sempre partorito dopo tantissime discussioni e dolorose scelte, quindi redatto con la consulenza di veri e propri esperti fra Associazione Amatori Veicoli Storici, dal nome si capisce già tutto.

Quanti sono i veicoli ultraventennali ancora circolanti?

Tantissimi! Pensate, di 40,2 milioni di auto in circolazione, circa 10 milioni hanno più di 20 anni d’età. E ben 5,9 milioni sono auto che hanno un’età compresa tra 20 e 29 anni, delle quali la “Lista di Salvaguardia” ACI ne riconosce 388mila.

Quali è giusto anche per motivi di riqualifica ambientale rottamare, e quali sono invece preziosi dal punto di vista storico? I modelli di auto vengono inseriti nella Lista non solo evidentemente per l'età, e non solo per la quantità di esemplari esistenti.

Anzi sono le loro caratteristiche tecniche e di fabbricazione in prima linea, come non dare rilevanza a soluzioni tecnologiche innovative?  

Poi c’è il discorso estetico, che non può essere liquidato come puramente soggettivo, e consideriamo anche la parte sociale, perché alcune auto entrano nella storia di una o più generazioni, sono vere e proprie svolte di costumi. 

La Lista di Salvaguardia viene messa a disposizione di tutti, appassionati, collezionisti, concessionari.

Noi di Younicar la consideriamo basilare, la sappiamo a memoria e siamo attenti a tali modelli. Ogni 12 mesi sono chiaramente aggiunti i modelli che raggiungono i 20 anni ed eliminati invece quelli che superano i 30.

Le novità 2023 sono la grandiosa Alfa Romeo GT (la coupé derivata dalla 147), l’Alfa Romeo GTV/Spider (serie 916) II serie, Audi A4 cabrio (II serie), BMW Serie 6 (E63/64), BMW Z4, Citroen C3 Pluriel, Fiat Multipla II serie, Jaguar XJ (serie X350), Mazda RX-8, MG TF, Porsche Cayenne, Smart Roadster-Coupé, Toyota Yaris T-Sport e la Volkswagen New Beetle Cabrio.

Precisiamo che i veicoli con più di 30 anni di età non sono contemplati; non è che vanno nel dimenticatoio, le norme vigenti li considerano storici indipendentemente dall’iscrizione in un Registro.

Sommando alle 388mila della Lista ACI i 3,9 milioni di auto over 30 il totale delle auto di valore storico e collezionistico raggiunge i 4,3 milioni di unità.

Le auto storiche godono di vantaggi di natura economica: dai 20 ai 29 anni di età, godono di una riduzione della tassa di circolazione, e dal 30° anno, invece, le automobili storiche sono completamente esentate dal pagamento del bollo.

Per l’assicurazione di responsabilità civile, godono di alcune agevolazioni con apposite offerte. Anche come valore sociale non parliamo soltanto di un vezzo da collezionisti. Il mercato di queste vetture ha ricadute molto positive su tutta la filiera, sul turismo anche straniero, sull’indotto generato dalla manutenzione.

Vengono organizzate molte mostre e manifestazioni dove peraltro ci sono un sacco di giovani, intendo proprio Under 30, perché grazie ad applicazioni e ai social, compreso Instagram e Tik Tok, ci sono adolescenti che sanno a memoria tutti i nomi dei modelli e metterebbero in difficoltà qualunque venditore.

Precisiamo poi che le auto storiche devono essere tutelate ma le auto vecchie invece no, inquinano e non sono efficienti, anzi sono anche pericolose perché rispetto a vetture storiche non utilizzano ricambi originali e non hanno una manutenzione attenta e mirata.

Ad esempio sulla Panda, una macchina che dal punto di vista sociale è evidentemente una macchina storica, c’è una discussione anche accesa perché c’è chi dice che ce ne sono circolanti così troppe che considerarle tutte storiche ha un impatto molto negativo sull’ambiente.

D’altro canto nelle zone rurali la Panda permise a tutti di circolare, andare in zone remote per lavori agricoli o di pastorizia, la Panda riusciva ad andare veramente ovunque.
E quanti di voi che state guardando l’hanno avuta come prima macchina?

Super spaziosa, certo non silenziosa, ma si stava comodi e costava davvero poco. Insomma una discussione ancora lunga che però fa capire come non siano decisioni alla leggera.   

nfine, last but not least, mettiamo bene in chiaro che le auto storiche e le auto d’epoca non sono la stessa cosa. Le prime possono circolare liberamente circolare mentre le seconde hanno bisogno di deroghe molto particolari.

Secondo il Codice della Strada un’auto è storica se e solo se risulta iscritta presso uno dei registri dell’ASI, dello Storico Lancia, dell’Italiano Fiat, dell’Italiano Alfa Romeo o dello Storico FMI. I veicoli d’interesse storico e collezionistico devono conservare le caratteristiche originarie di fabbricazioni con aggiornamenti regolati da precise regole.

Le macchine storiche devono aver raggiunto il 30° anniversario dall’immatricolazione e risultano ancora regolarmente iscritte al Pubblico Registro Automobilistico.
Le auto d’epoca, secondo l’articolo 60 del Codice della Strada, sono sì automobili con interesse storico e collezionistico ma non hanno più le caratteristiche per circolare su strada e non solo per più stringenti normative anti-inquinamento.

Le macchine d’epoca vengono cancellate dal Pubblico Registro Automobilistico e registrate all’interno di un apposito elenco conservato presso il Centro storico della Direzione generale della Motorizzazione Civile. La loro circolazione è ammessa in particolari eccezioni come manifestazioni automobilistiche autorizzate.


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